Filippo Palladini (1544 – 1614) La sua vita fu attraversata dalla violenza per un oscuro episodio occorso nella zona di Santa Croce, a Firenze, nel 1587 aggravato da un nuovo episodio l'anno successivo. In seguito a questi guai con la giustizia, nel 1590 fugge sull'isola di Malta, rimanendovi per cinque anni. Diventa in seguito ospite alla corte del principe Branciforti di Mazzarino, dove muore nel 1614.
L'incontro con il Caravaggio ha luogo nel 1609 ed è decisivo. Molte chiese siciliane conservano i suoi dipinti, realizzati durante gli ultimi anni di vita. A S. Ignazio dell'Olivella, nel cuore di Palermo, sono due opere tra le più significative del Paladini, l'ultima delle quali conserva l'impronta caravaggesca, impronta presente anche nella Negazione di Pietro, dipinta nel 1613, esposta a Palazzo dei Normanni. Nella Chiesa di S. Cita particolarmente interessante è l'Estasi di S. Agnese da Montepulciano.
Proveniente dalla Chiesa di S. Cita, è l’Estasi di Santa Caterina, oggi alla Galleria Regionale di palazzo Abatellis, a Palermo. Nella Chiesa di S. Giorgio dei genovesi sua è l’opera di San Luca che ritrae la Madonna.